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info@massimilianobrambilla.itLa Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica è una disciplina complessa e peculiare perché si interfaccia con numerose altre specialità spaziando in tutte le regioni anatomiche. Essa nasce con orientamenti differenti da quelli della chirurgia tradizionale, che è fondamentalmente “resettiva” o “amputativa”, in quanto ha invece come scopo principale quello di riparare i danni prodotti da traumi, patologie degenerative, malformazioni, interventi demolitivi post-oncologici o dall’invecchiamento.
La Chirurgia Plastica ha l’intento di ridare forma e funzione dove queste sono andate perdute, cioè dove fattori eziologici differenti hanno compromesso ciò che è “normale”. In quel caso è propriamente definita “ricostruttiva”, anche se non può mai prescindere, nella sua pratica, da considerazioni di ordine estetico. Diversi sono, invece, gli obiettivi dell’intervento chirurgico francamente “estetico”, che è volto a migliorare una situazione antropomorfica “normale”, mentre quello ricostruttivo è volto a ripristinare una normalità somatica persa o mai goduta.
Definizioni
La Chirurgia Plastica Ricostruttiva si occupa di organi e distretti corporei che hanno perso la loro funzione e forma a causa di traumi, ustioni, infezioni, interventi chirurgici demolitivi o che presentano malformazioni congenite o degenerative. Essa quindi viene effettuata su strutture corporee non più “normali”.
La Chirurgia Plastica Estetica si occupa dei problemi legati all’invecchiamento e ai dismorfismi senza compromesso funzionale. Essa quindi viene effettuata su strutture corporee comunque “normali” allo scopo di migliorarne l’aspetto, ed è una scelta personale del paziente non supportata da indicazioni mediche.
Esiste una evidente “zona grigia” tra chirurgia ricostruttiva ed estetica, e ciò sia perché:
La chirurgia ricostruttiva ha sempre aspetti estetici, visto che è finalizzata a ripristinare la forma oltre alla funzione
Casi specifici su pazienti specifici possono essere ricostruttivi o estetici a seconda della singola situazione: (ad esempio, una mastoplastica riduttiva, di solito intervento estetico, è da considerarsi ricostruttivo laddove la mammella sia di dimensioni tali da ostacolare le normali attività quotidiane o causare disturbi della postura).
I principi e le soluzioni tecniche chirurgiche si basano fondamentalmente su identici principi, sia che si tratti di Chirurgia Ricostruttiva che Estetica.
Denominazioni della disciplina
Specie negli ultimi anni, la componente “estetica” della Chirurgia Plastica, sia perché necessariamente associata allo stesso gesto ricostruttivo, sia come chirurgia puramente estetica, ha assunto un sempre maggior rilievo, anche dal punto di vista scientifico e di formazione. Si è così verificato:
La denominazione di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica è stata adottata a livello europeo, alla fine degli anni ’90 con una delibera della ADVISORY COMMITTEE dell’ UEMS. La maggior parte delle Società Scientifiche delle nazioni apparteneti all’Unione ha cambiato la denominazione di Chirurgia Plastica in “Chirurgia Plastica ed Estetica” ( Francia SFCPRE – Italia SICPRE – Regno Unito BAPRAS – Spagna SECPRE – Germania DGPRÄG – Soc. Europea ESPRAS – Usa ASPS – Soc. Internaz IPRAS , etc..–Il cambio di denominazione formale delle stesse Scuole di Specializzazione (in Italia in “Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica).Il moltiplicarsi di incontri e corsi di aggiornamento in cui si enfatizza l’aspetto “estetico” di procedure tradizionalmente “ricostruttive”.
Classificazioni delle procedure
Pur essendo evidente, da quanto detto sopra, la difficoltà pratica di ricondurre l’amplissima gamma di interventi condotti in Chirurgia Plastica alle sole categorie “ricostruttiva” ed “estetica”, diventa comunque fondamentale una classificazione, allo scopo di evitare sia comportamenti non etici sia il mancato riconoscimento di situazioni in cui la componente funzionale sia preponderante.
Il seguente elenco è stato redatto dopo attento esame delle situazioni locali di molteplici divisioni ospedaliere italiane di Chirurgia Plastica e delle linee guida di Società Scientifiche di Chirurgia Plastica europee e statunitensi.
1 Elenco generico delle procedure effettuate in forma istituzionale o in libera professione
(LP) in Chirurgia Plastica:
• CHIRURGIA ONCOLOGICA DEL DISTRETTO TESTA COLLO, TRONCO ED ARTI
• CHIRURGIA RIPARATIVA DI TRAUMI COMPLESSI DEI TESSUTI MOLLI
• CHIRURGIA DI ESITI POST-TRAUMATICI, POST-RADIOTERAPICI, POST-INFETTIVI POST
ONCOLOGICI PLURIDISTRETTUALI
• CHIRURGIA DELLE ULCERE CUTANEE, DIABETICHE E DA DECUBITO
• CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA DELLA MAMMELLA
• CHIRURGIA DELLE USTIONI, DEGLI ESITI DI USTIONE E DELLE
CICATRICIDETURPANTI/RETRAENTI
• CHIRURGIA DELLE MALFORMAZIONI CONGENITE ED ACQUISITE DEL DISTRETTO
TESTA-COLLO; TRONCO, MAMMELLA, ED ARTI
• CHIRURGIA ELETTIVA ED IN URGENZA DELLA MANO E DEGLI ARTI
• CHIRURGIA DELLE MALFORMAZIONI VASCOLARI
• CHIRURGIA DELLA PARALISI DEL NERVO FACIALE
• CHIRURGIA MAXILLO – FACCIALE
• CHIRURGIA CRANIO – FACCIALE
• CHIRURGIA DELLA SPASTICITÀ
2 Elenco di specifiche procedure da considerarsi estetiche (quindi a prevalente o esclusivo significato cosmetico) effettuate solo in LP in Chirurgia Plastica (senza contributo del SSN)
• MASTOPESSI
• MASTOPLASTICA ADDIT
• RIDUZIONE MAMMARIA
• ADDOMINOPLASTICA
• BLEFAROPLASTICA
• RINOPLASTICA
• OTOPLASTICA
• CHEILOPLASTICA (trattamento delle labbra)
• DERMOABRASIONI PER ESITI DI ACNE
• CICATRICI INESTETICHE (non deformanti né retraenti)
• LIPOFILLING E TRATTAMENTI CON PRODOTTI INIETTABILI (Fillers)
• PROFILOPLASTICA CON IMPIANTI PROTESICI A MENTO E ZIGOMI LIFTING CERVICO
FACCIALE LIPOSUZIONE E LIPOSCULTURA
• TOSSINA BOTULINICA
Facendo seguito all’emanazione dell’ACCORDO 22 novembre 2001, intercorso tra Governo, Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sui livelli essenziali di assistenza sanitaria ai sensi dell’art.1 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502, e successive modificazioni, pubblicato sul Supplemento Ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE del 21.1.2002, Serie generale – n.19, che a proposito della Chirurgia Estetica individua come erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale solo le procedure utili a curare condizioni “conseguenti a incidenti, malattie o malformazioni”, vi trasmettiamo in allegato un elenco dettagliato delle procedure di Chirurgia Estetica specificando le condizioni patologiche per le quali esse possono essere erogate in conformità a quanto previsto dal Decreto.
Tali procedure, elencate nel Testo “Classificazione delle malattie, dei traumatismi, degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche”, Versione Italiana della ICD-9-CM (International Classification of Diseases – 9th revision –Clinical Modification) 1997, redatto dal Ministero della Sanità, Dipartimento della Programmazione, dovranno essere prese in considerazione soltanto se appropriate al trattamento di condizioni “conseguenti a incidenti, malattie o malformazioni”.
Si sottolinea che sono escluse tutte quelle circostanze che prevedano fini puramente estetici.
• Ritidoplastica o Lifting facciale
Procedura non erogabile dal SSN.
• Blefaroplastica
Erogabile quando l’eccesso cutaneo palpebrale crei un problema funzionale (limitazione del campo visivo non inferiore al 60%).
• Rinoplastica
È erogabile quando la deformità della piramide nasale sia conseguente a traumi, malformazioni congenite (labiopalatoschisi etc.) o quando vi siano gravi problemi respiratori.
Rinoplastiche per motivi estetici non sono erogabili.
• Otoplastica (Correzione di orecchie prominenti)
Prestazione erogabile solo per bambini di età inferiore ai 14 anni in quanto la deformità definita “orecchio a ventola”, frequentemente rappresenta motivo di grande disagio in questà età tanto delicata.
• Mastoplastica additiva
Prestazione erogabile per assenza congenita della mammella (amastia), per asimmetria mammaria o per altre malformazioni della mammella (mammella tuberosa, Sindrome di Poland).
Non è generalmente erogabile in altri casi.
Il SSN eroga la ricostruzione mammaria post-mastectomia, eseguita da un Chirurgo Plastico, anche con l’impiego di protesi mammarie e, ove possibile, all’atto della mastectomia. La mastoplastica additiva è anche erogabile per l’ adeguamento della mammella controlaterale nella ricostruzione mammaria.
• Mastopessi
Prestazione generalmente non erogabile tranne che nei casi di ptosi mammaria di grado elevato per i postumi di chirurgia bariatrica e nella ricostruzione mammaria per l’ adeguamento della mammella controlaterale.
• Riduzione mammaria
Prestazione erogabile per ipertrofia mammaria dove sia programmata una riduzione maggiore di 500 gr per lato (American Medical Association), o dove vi siano problemi di statica vertebrale legati al peso delle mammelle, in pazienti di peso corporeo nella norma. È erogabile inoltre nei casi di simmetrizzazione della mammella controlaterale negli interventi di ricostruzione mammaria post mastectomia. Non è erogabile in pazienti con Body Mass Index superiore a 35.
• Addominoplastica
Erogabile ove sia presente una erniazione della parete addominale, grave intertrigo o ulcerazioni cutanee, o nei casi in cui vi sia un ampio grembiule cutaneo-adiposo che rappresenti un’ importante limitazione funzionale conseguente o non ad una perdita di peso notevole. Sconsigliata nei soggetti fumatori e nei pazienti con Body Mass Index superiore a 35.
• Lipoaspirazione
Non erogabile per motivi estetici. Erogabile soltanto nel trattamento di lipomi, linfedemi o gravi lipodistrofie. Può essere impiegata talvolta come complemento di altre procedure chirurgiche. Èerogabile per il prelievo di adipe da impiegare nel lipofilling di difetti conseguenti a traumi, malattie, malformazioni, interventi chirurgici.
• Rimozione di tatuaggi
Non erogabile di norma ad eccezione dei tatuaggi conseguenti a trauma o che provochino frequenti reazioni allergiche.
• Ricostituzione del capillizio
Erogabile nei casi in cui l’alopecia sia conseguenza di traumi, ustioni o asportazioni di lesioni neoplastiche.
Il trapianto di capelli per motivi estetici non è erogabile.
Non sono erogabili tutte le altre prestazioni che abbiano valenza esclusivamente estetica.
Lista tratta dal sito della “Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.
Chirurgia Plastica ed assicurazioni
Le assicurazioni si devono far carico delle patologie che sono riconosciute come trattabili dal SSN.
Tra queste ricordiamo la patologia tumorale cutanea (nevi a comportamento incerto, melanomi, basaliomi, spinaliomi, etc), la patologia cutanea e sottocutanea benigna ma di rilevanza funzionale (lipomi, verruche, etc); le cicatrici deturpanti e funzionalmente rilevanti, gli esiti di traumi che abbiamo determinato patologie cutanee invalidanti, la ricostruzione mammaria dopo mastectomia e le mastectomie profilattiche, la ginecomastia.
La maggior parte delle assicurazioni si fa carico dei disturbi respiratori della piramide nasale ma solo se causati da un trauma accertato ed escludono dal rimborso la parte estetica.
Poche le assicurazioni che si fanno carico delle malformazioni congenite. Quasi sempre si tratta di assicurazioni familiari che prevedono alla nascita del bambino l’estensione della copertura assicurativa.
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