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Rimodellamento del corpo

Liposuzione e liposcultura

La liposuzione è uno degli interventi più richiesti in chirurgia estetica. La metodica è andata perfezionandosi negli anni e consente oggi di ottenere grandi risultati. Purtroppo l'apparente facilità di esecuzione dell'intervento ha spinto anche chirurghi "improvvisati" e praticoni non specializzati a lanciarsi in un intervento che, per essere fatto bene, è tutt'altro che semplice e necessita di esperienza e senso artistico. L'abilità del chirurgo sta nel modellare il corpo della paziente, plasmandolo dall'interno.

Quali parti del corpo possono essere aspirate?

Con poche eccezioni tutto il corpo può essere sottoposto a liposuzione: collo, braccia, torace, fianchi, cosce, glutei, etc.
La liposuzione localizzata, cioè di una sola regione (es. ginocchia e coulotte de cheval) è indicata se l’accumulo di grasso in eccesso è limitato ad una parte del corpo. In altre parole aspirare e modellare una zona può voler dire privare di armonia il resto del corpo. Per tale motivo è spesso consigliabile aspirare anche le zone limitrofe al fine di render maggiormente armonica la figura.

Liposuzione, lipoaspirazione, liposcultura: quanti termini!

Purtroppo si è fatta molta confusione sulla terminologia, spesso per ragioni ben lontane dalla disquisizione scientifica. La verità è che liposuzione e lipoaspirazione indicano la medesima metodica. Alcuni preferiscono il termine di liposcultura perché mette maggiormente in risalto l’atto modellante ed artistico.

Vere distinzioni si hanno solo per questi termini:

Microliposuzione
È una liposuzione che utilizza cannule molto fini; è indicata solo per depositi localizzati molto modesti; migliora anche la cellulite poiché la cannula sottile può essere condotta subito al di sotto della pelle dove si localizzano gli accumuli adiposi.

Megaliposuzione
È una liposuzione massiccia che asporta notevoli quantità di tessuto adiposo (anche fino a 30 litri); la tecnica è rigorosa, occorre una preparazione preoperatoria particolare con deposito di alcune sacche di sangue proprio prima dell’intervento. Viene effettuata infiltrando grandi quantità di liquidi nel tessuto adiposo che poi viene aspirato praticamente esangue. È una tecnica non priva di rischi, seppure limitati dalla elevata preparazione delle poche équipe che la effettuano. È indicata solo in caso di obesità molto consistenti ma localizzate. La selezione del paziente è fondamentale.

Liposuzione ad ultrasuoni

Utilizza un apparecchio in grado di emulsificare il grasso, cioè di rompere la parete degli adipociti, causando la fuoriuscita del grasso contenuto. La tecnica prevede una massiccia infiltrazione, il passaggio della cannula ad ultrasuoni e da ultimo l’aspirazione con una cannula da liposuzione di medio calibro. Il vantaggio della tecnica consiste nel rispettare i vasi sanguigni ed i nervi e nell’ottenere un aspirato povero di sangue. Di contro è una tecnica che richiede circa il doppio del tempo operatorio normale e non in tutte le regioni del corpo dà risultati superiori alla liposuzione tradizionale. Si è rivelata di grande utilità nelle zone rilassate perché il passaggio della cannula al di sotto del derma ne causa la contrazione con una diminuzione del rilassamento. I rischi di bruciature, tanto paventati in passato, sono oggi trascurabili grazie alle moderne macchine in commercio.

Liposuzione superficiale

Consiste nell’aspirare il grasso a partire dalla superficie verso la profondità, stimolando così il derma rilassato a retrarsi. Permette di mettere a piatto un addome globoso e di modellare l’interno della coscia senza far perdere tonicità ai tessuti.
Liposuzione laser assistita Si avvale di una apparecchiatura dotata di fibra laser che introdotta nel tessuto adiposo dovrebbe essere in grado di scioglierlo. La metodica è stata introdotta sul mercato con il nome di Smart Lipo.
Rarissimo trovare uno Specialista in Chirurgia Plastica che la usi. E questo la dice lunga. Problemi legati a tecnica ed apparecchiatura:
1) non ci sono studi pubblicati su riviste internazionali di valore sull’efficacia della metodica né su casistiche che siano numericamente rilevanti
2) la procedura prevede una prima fase di passaggio della sonda nel tessuto adiposo, poi l’aspirazione del contenuto liberato dagli adipociti con normali cannule da liposuzione. Quindi il tempo operatorio è doppio.

Tipo di anestesia, durata dell'intervento e post-operatorio

A seconda del tipo di intervento e del volume da aspirare, la liposuzione può essere effettuato in anestesia locale assistita, anestesia spinale oppure generale. È da ricordare che anche una modesta aspirazione è pur sempre un intervento chirurgico e necessita quindi di tutte le garanzie di sicurezza necessarie. Può essere effettuato in day hospital oppure è possibile richiedere una notte di degenza. La procedura inizia con l’infiltrazione dei tessuti con una soluzione di anestetico e vasocostrittore al fine di ridurre ai minimi termini il sanguinamento. Si procede quindi all’aspirazione del tessuto adiposo con cannule di vario diametro. Più ridotto è il diametro della cannula, minore sarà il trauma e le possibili complicanze di avvallamenti o irregolarità. Dopo l’intervento viene effettuata una compressione con calze elastiche o una guaina. Talvolta la parte aspirata viene coperta con una spugna particolare che determina un ulteriore compressione.

La sensazione che si prova dopo l’intervento è quella di una contusione. Il trucco migliore per riprendersi in fretta consiste nel muoversi il più possibile, facendo sempre qualcosa in più di quello che risulta difficile. Dopo aver aver rimosso le compressioni le gambe si gonfieranno un pò, quindi occorre indossare calze drenanti da 35-70 denari per alcuni giorni. Il gonfiore scomparirà gradualmente nei mesi successivi. È consigliabile affidarsi a un’estetista esperta di massaggi linfodrenanti e connettivali postoperatori.

Liposcultura: espressione artistica del chirurgo plastico

Per liposcultura si intende una forma di modellamento corporeo a 360° che va ben oltre la mera liposuzione. Si tratta di una procedura che considera il corpo in forma tridimensionale e che si prefigge di modellarne i volumi nel pieno rispetto dell’armonia d’insieme. Talvolta infatti il corpo da modellare presenta eccessi adiposi parimenti ad avvallamenti, montagnole adipose e mancanza di proiezione di parti anatomiche. Per esempio talvolta, pur in presenza di eccessi adiposi laterali, il gluteo appare cadente e poco proiettato. Che fare in questo caso? Se non si desidera ricorrere all’impianto di protesi glutee (intervento gravato da un alto tasso di complicanze), si può migliorare la condizione trattandolo con la lipostruttura: parte del tessuto adiposo prelevato dalle parti laterali viene opportunamente aspirato, trattato, filtrato e re iniettato nel gluteo per aumentarne la proiezione.
La lipostruttura in fase di liposcultura si rivela poi utilissima negli esiti di liposuzione, dove siano evidenti depressioni causate dall’uso improprio della cannula.

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