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Rinoplastica funzionale

Nella maggior parte dei casi le difficoltà respiratorie sono determinate dalla deviazione del setto nasale e dall’ipertrofia dei turbinati. Molte deviazioni del setto nasale sono da attribuirsi a traumi, sebbene la maggior parte abbia origine congenita o faccia seguito a microtraumi, spesso misconosciuti, avvenuti in età infantile. Una caduta dal triciclo può infatti procurare una deformazione di cui non ci si accorge al momento ma con il crescere porta all’ostruzione delle narici e può concorrere alla formazione del gibbo. I turbinati sono piccole propaggini all’interno del naso che umidificano e surriscaldano l’aria prima di inviarla alle prime vie aeree e da qui ai polmoni. Possono ingrandirsi ed occupare gran parte dello spazio ostacolando il flusso dell’aria e spesso l’ipertrofia dei turbinati é compensatoria, si sviluppa dal lato opposto alla deviazione del setto: entrando poca aria da una parte, ne entra tantissima dall’altra e, col tempo, il turbinato si ingrossa perchè sottoposto ad un carico di lavoro eccessivo.

Raramente si incontrano difficoltà respiratorie non determinate da anomalie del setto ma da fattori allergici o vasomotori, o in cui i turbinati si gonfiano occasionalmente e poi tornano alla normalità. In tal caso non è indicato l’intervento chirurgico. Se l’ostruzione respiratoria è invece determinata da polipi nasali, allora si impone una diagnosi accurata mediante tac.



Rinoplastica estetico-funzionale

Prima di sottoporsi all’intervento di rinoplastica devono essere effettuati esami ematochimici, un elettrocardiogramma, un rx del naso eventualmente completata da TAC del cranio. Talvolta utile la rinoscendoscopia diagnostica e la rinomanometria.
La rinoplastica estetico-funzionale dura da una a due ore, in anestesia generale. La degenza solitamente avviene in giornata (in day hospital) mentre a volte è necessario il ricovero di una notte.
È importante che la struttura presso la quale viene effettuato l’intervento garantisca, in caso di necessità, la degenza notturna.

Decorso post operatorio

Dopo l’intervento per 5/7 giorni deve essere tenuto il cosiddetto gesso, un tutore che serve a proteggere il naso e far consolidare le ossa nasali nella corretta posizione. Una volta rimosso il gesso, il dorso del naso viene coperto con cerottini per altri 3/5 giorni. Sebbene dopo circa 10 giorni la forma del naso sia già accettabile, il gonfiore si attenuerà nel corso dei mesi successivi. I tamponi nasali non vengono inseriti se la rinoplastica ha avuto solo finalità estetiche, mentre vengono rimossi a distanza di 2/4 giorni se il setto sia stato modellato. I moderni tamponi hanno tubicini che permettono di respirare dal naso.
I primi controlli dopo l’intervento devono essere effettuati dopo una settimana, dopo due, dopo un mese, dopo due mesi, dopo sei, dopo un anno.

Complicazioni da rinoplastica

Le complicazioni dovute ad intervento di rinoplastica sono rarissime (emorragia, ematomi, etc.) nell’immediato post-operatorio.
In pochissimi casi è necessario reintervenire per il persistere di disturbi respiratori.
Un particolare accorgimento da seguire dopo l’intervento è quello di non prendere il sole sul naso per almeno 3/4 mesi se non protetti da creme solari a schermo totale. È consigliabile fare l’intervento nei mesi più freschi.

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