Una consulenza multidisciplinare superspecialistica presso Gyplast Medical institute, Milano per la diagnosi e cura delle mammelle con protesi.
L’esperienza di una equipe formata in prima istanza da radiologo e chirurgo plastico dotati di esperienza ventennale e delle migliori apparecchiature portano alla diagnosi dello stato di salute della mammella e delle condizioni della protesi.
La mammella protesizzata non presenta oggi alcuna limitazione di indagine diagnostica.
Il primo ambulatorio delle protesi in Italia nasce oltre 20 anni fa al Policlinico di Milano dalla collaborazione dell’Unità Operativa di Radiologia Senologica e dell’ Unità operativa di Senologia e Chirurgia Plastica, responsabili del progetto il Dr Brambilla e la drssa Millefiori. é stato condotto quindi in un ospedale pubblico per oltre 10 anni affrontando le complicanze delle protesi mammarie impiantate per ragione ricostruttiva ed estetica. il dr brambilla e la drssa millefiori hanno poi trasportato l’esperienza in ambito privato con la medesima dedizione e cura nei confronti delle pazienti.
la tecnologia si è evoluta ma il principio è rimasto lo stesso: il connubio tra l’esperienza clinica e l’ecografia riduce la necessita’ di esami più complessi come la risonanza magnetica e porta a più veloce risoluzione dei problemi.
portate tutta la documentazione in vostro possesso: cartella clinica, tagliandi delle protesi, visite effettuate ed esami strumentali effettuati in passato. è utile che vi scriviate degli appunti su come la vostra mammella si è modificata negli anni, sulla vostra storia clinica. pensate alle mammelle che avete oggi e a quelle che vorreste domani.
Dipende da una serie di fattori:
Età della paziente, età dell’impianto, tipologia dell’impianto, presenza o assenza di sintomi e presenza o assenza di anomalie riscontrabili clinicamente o all’esame diagnostico.
Ecografia mammaria: è l’esame che fornisce le informazioni migliori ma deve essere effettuata da un radiologo estremamente ben formato nello studio delle mammelle con protesi che deve disporre di un ecografo di alta qualità. L’ecografia fornisce informazioni sull’integrita della protesi e sullo stato di salute della mammella. Il limite è dato dall’impossibilita’ di valutare la parete posteriore della protesi.
Mammografia: è poco utile a fornire informazioni sulle condizioni della protesi ma è utilissima per dare informazioni sullo stato di salute della mammella.
Tomosintesi: è una mammografia tridimensionale, è utile per verificare lo stato di salute della mammella ma apporta scarse informazioni sulla condizione della protesi.
Risonanza magnetica: è un esame di secondo livello, cioè si fa dopo l’ ecografia ed eventualmente dopo la mammografia e viene utilizzato quando le informazioni date dall’ecografia mammaria devono essere implementate con una visione di dettaglio. Non è l’esame migliore per vedere lo stato di salute della ghiandola mammaria.
Talvolta le protesi producono siero e alcuni casi il siero deve essere analizzato. quando c’è una protesi mammaria è importante prelevare il siero sotto controllo ecografia per non danneggiare la protesi.
Esame colturale del siero: fornisce informazioni sulla possibile contaminazione batterica.
Esame citologico: fornisce informazioni sulla possibile presenza di cellule anomale.
L’esame clinico effettuato contestualmente da chirurgo plastico e da radiologo che esegue una accurata ecografia mammaria è la base della 1a diagnosi dello stato di salute della protesi e della mammella.
Se la vostra eta’è inferiore ai 40 anni, in assenza di sintomi e in assenza di problematiche accertate dall’ecografia, non dovrete fare altro che una visita annuale dal chirurgo plastico e dal radiologo che effettuera’ una ecografia.
Se la vostra eta’è superiore ai 40 anni, anche in assenza di sintomatologia, dovrete completare la visita con una mammografia e se necessario una tomosintesi.
se l’ecografia non è sufficiente, come nel caso di aree non investigabili dall’ecografia come la parete protesica posteriore e i tessuti su cui appoggia,nel caso rotture complesse della protesi o di multipli interventi allora deve essere effettuata la risonanza magnetica senza contrasto. l’uso del contrasto è indicata solo se……
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